L’incapacità a spendere, a cambiare, a cooperare, la burocrazia e i bizantinismi per non cambiare nulla, sono tutti figli della storia millenaria degli italiani che si sono forgiati a seguito di invasioni e feudalesimo, durante i quali, per resistere ai soprusi hanno imparato a sopravvivere, e non solo il popolo, ma anche i politici.
Conoscete la bellezza dei trulli, ma conoscete la storia?
L’iniziativa del sistema costruttivo di muri a secco fu adottata contro il divieto del re di Spagna che prevedeva che, alla formazione di un nuovo centro urbano, il feudatario corrispondesse un tributo alla Corte.
Quindi per evitare tali oneri, il feudatario obbligò i contadini a costruire ricoveri senza malta, utilizzando solo il materiale calcareo che offriva il territorio, in modo che, in caso di improvvisa ispezione da parte dei messi del re di Spagna, il colono potesse facilmente uscire dal suo tugurio, abbattendo e ricostruendo facilmente le casette in pietra a secco dopo il sopralluogo.
I trulli nacquero così, come una sorta di elusione fiscale, poi i primi trulli che altro non furono che cumuli di lastre chiamate specchie, vennero trasformati dal genio dei contadini nelle caratteristiche abitazioni oggi protette dall’Unesco.