Penisolabella


È l’Italia Bellezza! L’Italia è Bellezza, un Paese Meraviglioso che non finisce mai di meravigliare e stupire: in ogni angolo, anche nel più remoto, si può trovare bellezza e uomini impegnati in attività tramandate da secoli.

PENISOLABELLA è un Diario di Viaggi multimediale nella Bellezza dell’Italia minore con la M maiuscola, il più grande giardino emozionale diffuso, di un Viaggiatore Solitario, dedicato all‘Italia “dimenticata”; un viaggio alla ricerca del Senso dei Luoghi, soprattutto del Sud, in quanto contenitore di eccellenze, atmosfere, bellezza, identità territoriali materiali e immateriali, genius loci, che si sono mantenuti uguali nel tempo, non corrotti.

Viaggio per scovare e raccontare l’Arte e la Bellezza nascoste o dimenticate che si celano dietro l’angolo, nel piccolo borgo vicino casa o fuori dagli itinerari solitamente battuti dai turisti.

40 anni da viaggiatore resiliente in Italia, il mio progetto artistico continua narrando con la fotografia, l’acquarello e la scrittura, rendendo concrete, con immagini sinestetiche, le emozioni, le bellezze e le atmosfere dell’Italia MUSEO CON VISTA.

Homo Viator per la Penisolabella
La libreria è la mia agenzia di viaggi
Viaggiatori del Grand Tour i mie compagni di viaggio
Libri e Diari di viaggio le mie guide
La Rete Internet la mia strada
Il Computer il mio mezzo di Trasporto
Viaggio a km 0 in Smart Working, senza muovermi da casa con uso di internet e video
Narro con eBook e Podcast, sui Blog e condividendo 2.0 sui Social Network
Indago quindi sono, Perché la cultura sinestetica non ha bisogno di spazi aperti ma solo di mente aperta e curiosa.
I miei eBook di Viaggi in Italia sono Opere d’Arte, ricchi di scoperte.
 
Bello sapere che l’uomo sia l’unico essere in grado di creare con le parole e con esse, immagini sinestetiche.
 
Fidatevi, in smart working si viaggia di più e meglio, risparmiando e conoscendo molte più cose dei luoghi visitati.
Unica controindicazione?
L’impossibilità di assaporare i profumi e i piatti tipici.

Penisolabella è un progetto di Storytelling, diffuso attraverso questo Sito, ed in maniera virale con social network e mappati online.

L’idea nasce dal mio amore appassionato incondizionato spassionato per il mio paese e per l’Arte, dall’urgenza di salvare la conoscenza dell’Italia patrimonio dell’umanità.

Sono partito dallo spirito degli Viaggiatori del Grand Tour, ad iniziare da Wolfgang Goethe e dall’idea di dare vita e visibilità alle parole scritte nei loro diari, percorrendo le strade raccontate nei vari Viaggi in Italia scritti da allora ad oggi, fotografando i luoghi da loro visitati, alla ricerca della bellezza vista dai loro occhi, ricercando di riproporre i loro punti di vista.

Come ebbe a scrivere l’Abate Antonio Stoppani nel suo “Il Bel Paese” che è certamente alla base della mia passione per l’Italia:
«[…] Se queste pàgine avranno la fortuna, pur tròppo rara, di uscire dalle mura delle scuòle di città, per diffòndersi nelle campagne, in seno alle Alpi, nelle montagne dell’Appennino, al piède del Vesùvio e dell’Ètna, insegneranno gli abitanti di quelle contrade ad apprezzare un po’ mèglio sè stessi e le bellezze e i favori di ogni gènere di cui la natura, ministra di Dio, non fu avara alle divèrse province d’Italia.» (da “Il Bel Paese” di Antonio Stoppani – Milano 1873)
Come scrisse David Herbert Lawrence nel suo “Mare e Sardegna” a proposito dell’Italia e dello spirito dei viaggiatori Grand Tour:
(considerazioni sulla nascita del genius loci e dell’identità territoriale materiale e immateriale italiana)
[…] Qui da secoli interminabili l’uomo ha domato gli impossibili fianchi della montagna, trasformandoli in terrazzamenti, ha scavato la roccia, ha nutrito le sue pecore tra boschi radi, ha tagliato i suoi rami e bruciato il suo carbone, è stato mezzo civilizzato anche nei luoghi più inaccessibili.
Questo è ciò che più attrae nei luoghi remoti, gli Abruzzi, per esempio.
La vita è così primitiva, così pagana, così straordinariamente barbara e semi-selvaggia.
Eppure è vita umana.
E la campagna più selvaggia è semi-civilizzata, semi-domata.
Tutto è consapevole.
Ovunque ci si trova in Italia, o si è consapevoli del presente, o delle influenze medievali, oppure dei lontani, misteriosi dèi del Mediterraneo.
Ovunque ci si trovi, quel luogo ha il suo genio consapevole.
L’uomo è vissuto là e vi ha elaborato la sua consapevolezza e, in qualche modo, ha portato il luogo alla consapevolezza, gli ha dato la sua espressione e, in verità, lo ha completato. […]
(Dichiarazione d’amore per l’Italia e delle motivazioni che muovono i viaggiatori del Grand Tour)
[…] La terra e stata umanizzata completamente: e noi portiamo i risultati di questa manifestazione nella nostra consapevolezza intessuta.
Così che per noi andare in Italia e penetrare in Italia è come il più affascinante atto di riscoperta di noi stessi, indietro, indietro, per i vecchi sentieri del tempo.
Strani e magnifici accordi che risvegliano in noi, e vibrano di nuovo dopo molte centinaia di anni di completo oblio. […]

Il nome parte dalla lettura del Bel Paese dell’Abate Stoppani per arrivare ad un termine che abbracciasse l’Italia intera, dalla Penisola all’isola Bella, dal Lago Maggiore a Taormina, dal Piemonte alla Sicilia, le mie radici familiari.

L’isola Bella Piemontese, realizzata dalla nobiltà, come un vascello che naviga tranquillo nel Lago Maggiore, con a bordo un giardino emozionale ricco di verde e immerso in uno dei paesaggi unici italiani apprezzati da amata da poeti, scrittori, viaggiatori del Gran Tour e non solo, da Wolfgang Goethe a Ernest Hemingway, da Corrado Alvaro a Guido Piovene, solo per citarne alcuni.

L’isola Bella Siciliana la cui esigua distanza dalla costa a volte, a causa della marea, si annulla, rendendola appunto una penisola Bella. Chiamata anche la “perla del Mediterraneo” il suo nome fu coniato dal barone tedesco, Wilhelm von Gloeden, che ne diffuse in tutto il mondo il valore artistico dell’isola.

L’obiettivo, quindi, è mostrare promuovere e valorizzare la Bellezza di paesaggi ed architetture, con l’Arte Visiva, il brand di luoghi e territori, proponendo le mie Visioni Artistiche.
In coerenza con la Convenzione Europea del Paesaggio e con le Convenzioni Unesco per la salvaguardia, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale (materiale e immateriale), naturale e delle espressioni della diversità culturale.
.
«Bisogna essere lenti come un vecchio treno di campagna e di contadine vestite di nero, come chi va a piedi e vede aprirsi magicamente il mondo, perché andare a piedi è sfogliare il libro e invece correre è guardarne solo la copertina.
Bisogna essere lenti, amare le soste per guardare il cammino fatto, sentire la stanchezza conquistare come una malinconia le membra, invidiare l’anarchia dolce di chi inventa di momento in momento la strada.
Bisogna imparare a star da sé e aspettare in silenzio, ogni tanto essere felici di avere in tasca soltanto le mani.
Andare lenti é incontrare cani senza travolgerli, è dare i nomi agli alberi, agli angoli, ai pali della luce, è trovare una panchina, è portarsi dentro i propri pensieri lasciandoli affiorare a seconda della strada, bolle che salgono a galla e che quando son forti scoppiano e vanno a confondersi al cielo.
E’ suscitare un pensiero involontario e non progettante, non il risultato dello scopo e della volontà, ma il pensiero necessario, quello che viene su da solo, da un accordo tra mente e mondo.» (Da “Il pensiero meridiano” di Franco Cassano)
.

Contattatemi per maggiori informazioni

Whatsapp: +39 348.2249595